Mondo: tornano gli acrobati

14 Gennaio 2019

Renaud Lavillenie apre l'anno con 5,82. Anzhelika Sidorova è altissima con 4,85. Rhonex Kipruto vince il duello dei teenager nel cross di Elgoibar. 

di Marco Buccellato

Per salire in alto, Renaud Lavillenie ha scelto una location alta quanto basta, il centro sciistico di Tignes, dove aveva esordito anche a inizio 2018. Lo zar francese dell'asta ha superato indenne da errori tutte le misure fino a 5,82 (record del meeting) prima di arrendersi a 5,90. Nella sua agenda indoor, è atteso a Nevers sabato, poi a Parigi il 20 gennaio, all'ISTAF di Berlino l'1 febbraio, poi tre gare in Francia prima dei Campionati Europei indoor di Glasgow. La zarina russa Anzhelika Sidorova ha aperto il 2019 con la miglior misura d'esordio stagionale della carriera, 4,85, nella Governor Cup di Novocheboksarsk. L'asta, solitamente prodiga di cose interessanti già a inizio stagione, ha offerto anche il personale del tedesco 19enne Bo Kanda Lita Baehre a Merzig (5,65), con Lisek a bassa quota (5,31) e nessuna misura per l'altro tedesco Holzdeppe, e un altro evento in Francia, a Orléans, con un trio di specialisti a 5,71: i francesi Chapelle e Sene e lo svedese Jakobsson.

NELLA SABBIA - Reload di metà gennaio per i salti in estensione: il campione del mondo 2013 di salto in lungo Aleksandr Menkov ha esordito ai campionati siberiani con 8,15. La connazionale Yekaterina Koneva, iridata anche lei, sette giorni fa ha inaugurato l'anno nuovo vincendo lungo e triplo a Slavyansk con 6,60 e 14,31. Si rivede oltre i 14 metri anche un'altra campionessa mondiale, l'ucraina Saladukha, atterrata a 14,07 sabato a Kiev. Nello stesso meeting, conferma del felice avvio agonistico dell'argento mondiale di salto in alto Yuliya Levchenko, salita a 1,96 dopo l'esordio pre-natalizio di Minsk (1,98).

INDOOR USA, KEJELCHA E KLOSTERHALFEN - Prima volta sui 1000 metri per entrambi, l'etiope due volte iridato indoor sui 3000 metri e la filiforme tedesca argento europeo indoor dei 1500 metri. Nella pista fuori misura di Seattle (oltre 300 metri di sviluppo), hanno entrambi vinto nel giro di pochissimo sia i 1000 metri che il miglio. Yomif Kejelcha si è aggiudicato i 1000 in 2:18.34 e il miglio in un più interessante 3:52.61 dopo 50 minuti. La Klosterhalfen ha fatto doppietta con 2:43.07 e in un notevole 4:29.06 dopo appena 20 minuti.

PRIMO BEST - La cronologia delle migliori prestazioni si aggiorna con la prima impresa dell'anno nuovo, firmata dal 18enne statunitense Jacory Patterson, che a Blacksburg ha limato il limite under 20 dei 300 metri al coperto, correndo in 32.49, quindici centesimi meglio di quanto fatto dal connazionale Herron un anno fa. Nel weekend USA, ricco di una cinquantina di riunioni, emergono nella velocità Mary Beth Sant (7.18 sui 60 in Colorado), il 20.60 del 21enne Ken Bednarek nell'Iowa, il 6.57 del poco noto Kasaun James in Virginia, crono di batteria poi non bissato in finale, dove è giunto terzo (primo il 21enne Charleston in 6.59).

Salti: a registro il 5,71 dell'astista Irwin in Arkansas, 1,90 della altista svedese Kinsey-Wiklund a Lexington, e il 2,26 del messicano campione del mondo under 20 Vilches.

GARRETTI FIRST CLASS - Un'intera generazione di talenti sul podio del cross spagnolo di Elgoibar. Il meglio tra i nati nel biennio 1999-2000 (assente solo l'ugandese Kiplimo) si è confrontato e dalla sfida è uscito vincitore il keniano Rhonex Kipruto, largamente dominatore sul campione uscente e plurimedagliato etiope Selemon Barega e sull'altro keniano Waithaka, reduce dal successo di Amorebieta. Firma autorevole anche nel cross donne conquistato da Hellen Obiri, al traguardo con ampio margine sull'ugandese Chesang, sulla primatista del mondo dei 3000 siepi Chepkoech e sulla turca ex-keniana pluricampionessa europea Yasemin Can. Europa vincitrice nel cross a squadre britannico di Stirling. Successi individuali per la tedesca Burkard, per lo statunitense di origini keniane Bor e per la staffetta di cross della Gran Bretagna, guidata al successo dalla scozzese Laura Muir.

GEMECHU 30:15 SUI 10 KM - Grande crono sui 10 chilometri di Valencia per la ventenne etiope Tsehay Gemechu Beyan, che in 30:15 ha stabilito il primato nazionale, togliendolo a Tirunesh Dibaba (30:30). Una gara di contenuti eccellenti sia al femminile che al maschile: se meglio della Gemechu le liste all-time riportano solo le keniane Jepkosgei (29:43), Jemutai (30:06), e i tempi intermedi di Jepchumba (30:05) e Chelimo (30:14), dietro la vincitrice si sono espresse sotto i 31 minuti anche le altre tre keniane Kite (30:26), Chirchir (30:43) e Wanjiru (30:50). Podio uomini racchiuso in 3 secondi: l'etiope Chala Ketema Regasa (27:23), l'ugandese Stephen Kissa (27:24) e il keniano ormai quasi 23enne Vedic Cheruiyot (27:26), riemerso dall'anonimato dopo un eccellente trascorso giovanile che lo vide argento ai mondiali under 18 di Donetsk 2013, battuto sui 3000 metri solo dal fenomeno Kejelcha.

PREVIEW - Weekend in arrivo con Mariya Lasitskene-Kuchina di nuovo in pedana domenica a Mosca assieme a Anna Chicherova. Cross di prim'ordine a Belfast con keniani di vertice quali Paul Tanui, Richard Yator e Pauline Kamulu. Maratone con fari su Houston e Mumbai. In Texas sessione doppia, mezza maratona e 42 km, con grandi nomi dall'Africa soprattutto per la mezza maratona: donne con Edith Chelimo, Gladys Cherono, Fancy Jemutai, Brigid Kosgei e l'etiope Aga, uomini con Bedan Karoki e Bernard Ngeno. A Mumbai tanta Etiopia con Kuma e le connazionali Gobena e Genemo e un bel gruppo di keniani pronti a prendersi la scena.

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